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Musokan Kendo Club

MUSOKAN KENDO CLUB BOLOGNA

KENDO

 

KENDO

Kendo è composto da due ideogrammi ( ken spada – do via) il cui significato è Via della Spada.

Il Kendo è la scherma giapponese, evoluzione moderna delle antiche tecniche di spada usate dai samurai. E’ la disciplina marziale più diffusa in Giappone con quasi due milioni di praticanti riconosciuti dalla Zen Nippon Kendo Renmei (Federazione Giapponese di Kendo).

La pratica del Kendo è adatta a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa disciplina. La sua natura fa sì che un praticante di qualunque età e sesso possa iniziare a praticare, sia con finalità agonistiche che con finalità di crescita tecnica e personale.

L’OBIETTIVO DEL KENDO È DISCIPLINARE IL CARATTERE UMANO ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELLA KATANA.

 

Musokan Kendo Club

I NOSTRI CORSI

KENDO ADULTI

INSEGNANTI

Stefano Verrina
6°Dan Renshi

ORARI

Lunedì
21.00 - 22.30
Giovedì
21.00 - 22.30

KENDO RAGAZZI 7 – 15 ANNI

INSEGNANTI

Paolo Vanelli
6° Dan
Dorian Pungetti
5° Dan

ORARI

Martedì
18.30 - 19.45

l'OBIETTIVO dEL kendo è disciplinare il carattere umano attraverso l'applicazione dei principi della katana

LA STORIA

E’ difficile parlare del kendo senza tener conto della storia dell’antico e del moderno Giappone e di tutta una vastissima esperienza culturale che nel corso dei secoli è giunta sino a noi. Basti pensare che le prime attestazioni scritte riguardo l’uso della spada risalgono al VII secolo. Fatto sta che dalla più antica testimonianza la spada diviene sempre centrale nell’arte della guerra nell’ottica giapponese, contribuendo allo sviluppo contemporaneo di scuole di scherma e di tecniche di forgiatura.

La spada diviene arma letale e opera d’arte al tempo stesso. Come è forse noto l’epoca Meiji fu una decisiva transizione per il popolo giapponese che si trovava di fronte ad un bivio, tra tradizione e modernizzazione. Nonostante l’inarrestabile progresso industriale e tecnico –scientifico, indispensabile per poter giocare una degna parte nelle vicende internazionali, lo spirito dei samurai riesce comunque a sopravvivere grazie a Nakayama Hakkudo. 

Come si è detto prima lo sviluppo della spada giapponese portò alla creazione di numerose scuole di scherma, tutte basate su una particolare interpretazione della spada, indicate in giapponese con il termine kenjutsu. Durante il periodo Edo (XVI – XIX sec.), con gli shogun Tokugawa, cominciò inoltre a diffondersi l’uso della shinai e del bogu: la prima è la spada di bambù tuttora usata per la pratica del kendo ed pensata in modo tale che, unendo quattro stecche di bambù legate da pelle nell’impugnatura e nella punta, il colpo sferrato non causi danni all’avversario; stessa cosa per il bogu (armatura). Questa riforma, se così si può dire, era inspirata dall’atmosfera di pace e tranquillità che in quel periodo dominava le terre nipponiche e mirava a rendere le arti marziali un percorso di formazione mentale e morale e non solo mera preparazione alla guerra, sotto l’influsso dei principi di buddismo e confucianesimo.

Il kendo moderno è il risultato finale di questo percorso che non avrà mai fine. Nel 1912 fu fondata la Dai Nippon Teikoku Kendo Kata, organismo che unificò gran parte delle scuole, realizzando un ‘opera che continua ad essere un retaggio pesante e fondamentale. Nel kendo si cerca di superare la guardia dell’avversario e colpire uno degli obbiettivi con una specifica energia e movimento (ki ken tai no ichi) che ne determinano l’efficacia.

L’attacco può: anticipare l’avversario, essere contemporaneo o di reazione; questo determina l’uso di una tecnica semplice oppure tecniche di parata o schivata e contrattacco. I punti che si possono colpire sono: la testa men (in modo verticale “shomen” o obliquo “yokomen”), la gola in affondo tsuki, i polsi kote o l’addome do

LO SCOPO DEL KENDO

Formare la mente ed il corpo,
Coltivare uno spirito forte,
E, attraverso un addestramento corretto e severo,
Sforzarsi di progredire nell’arte del Kendo,
Tenere in considerazione la cortesia e l’onore,
Associarsi agli altri con sincerità
E ricercare per sempre il perfezionamento di sé stessi.
In questo modo si sarà capaci di:
Amare il proprio paese e la società,
Contribuire allo sviluppo della cultura
E di promuovere la pace e la prosperità tra i popoli